Casate Calabresi

ELENCO GENERALE
DELLE
CASATE CALABRESI
FORMALMENTE RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO


(famiglie nobili calabresi i cui titoli nobiliari e predicati feudali siano stati formalmente riconosciuti dal Regno d'Italia, nonchè dall'attuale Repubblica Italiana, quest'ultima ai sensi del secondo comma della quattordicesima disposizione transitoria e finale della costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del cognome sulla carta di identità).



ELENCO



VULCANO



Titoli: ramo Napoli: marchese di Cercemaggiore, nobile, patrizio napoletano, col predicato di Maraffa; ramo di Longobucco: conte

Dimora: Napoli, Longobucco, Tropea, Benevento

Originaria di Sorrento, feudataria dal 1269, ascritta al patriziato napoletano al Seggio di Nido, ed in Sorrento al Seggio di Dominova; in Tropea e Benevento. Ricevuta per “giustizia” nel S. M. O. di Malta nel 1590. Per eredità della famiglia Doria riconosciuta dei titoli di marchese di Cercemaggiore col predicato di Maraffa. Il casato ha dato un cardinale e incarichi ufficiali importantissimi sin dall’epoca di Federico II di Svevia. Il ramo di Longobucco, Calabria, diramazione del ramo di Tropea, ricevuto per “giustizia” nel S. M. O. di Malta dal 1593; decorata del titolo di conte con Breve Pontificio (Decreto) di S. S. Pio XI, in data 14 novembre 1922, e autorizzato tale titolo nel Regno d’Italia con R. D. del 19 febbraio 1928 e RR. LL. PP. (Regie Lettere Patenti) del 26 febbraio detto anno.

Iscritta nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano anno 1922.

ARMA: d’azzurro graticolato d’oro, col capo d’oro di tre conchiglie di rosso ordinate in fascia.






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