ELENCO GENERALE
DELLE
CASATE CALABRESI
FORMALMENTE RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO
(famiglie nobili calabresi i cui titoli nobiliari e predicati feudali siano stati formalmente riconosciuti dal Regno d'Italia, nonchè dall'attuale Repubblica Italiana, quest'ultima ai sensi del secondo comma della quattordicesima disposizione transitoria e finale della costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del cognome sulla carta di identità).
Titoli:
patrizio di Cosenza
Dimora:
Napoli, Cosenza
Antica
famiglia calabrese, nota dai tempi degli Svevi. BERNARDINO (Cosenza
1509-1588) famosissimo filosofo, studiò a Padova con Girolamo
Amaltea e Federico Dolfino, rinunciò alla nomina di
arcivescovo di Cosenza da parte di papa Paolo IV, si dedicò
alla riforma della filosofia ritirandosi nel Monastero di San
Benedetto, riaprì in Cosenza "L'Accademia Parrasiana",
chiusa nel 1534 per la morte del Parrasio, la quale prese poi nome di
"Accademia Telesiana", scrisse pregiatissime opere
medico-filosofiche tra cui "De
Rerum Natura, juxta propria principia";
ANTONIO consigliere della regina Giovanna: TOMASO arcivescovo di
Cosenza; VINCENZO fondò un orfanotrofio nell’ex
monastero dei Teresiani. Decorata dei titoli di principe di Bonifati
e marchese di Sant’Agata. Il ramo primogenito dei principi di
Bonifati si estinse nel 1698 con GIOVAN GIACOMO padre di GIULIA
sposata a Saverio Sambiase Severino duca di Malvito a cui andò
il titolo. Il casato ricevuto nell’Ordine di Malta dal 1588 ed
aggregata da antico tempo al patriziato di Cosenza. VINCENZO patrizio
di Cosenza; BERNARDINO duca di Toritto “maritali
nomine”
per l’acquisizione matrimoniale con
Enrichetta Caravita duchessa di Toritto del 6 luglio 1892. Iscritta
nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, iscritta
nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano anno 1922. ARMA:
d'azzurro
alla fascia d'oro attraversante. ARMA:
d’azzurro
alla fascia d’oro.
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