ELENCO GENERALE
DELLE
CASATE CALABRESI
FORMALMENTE RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO
(famiglie nobili calabresi i cui titoli nobiliari e predicati feudali siano stati formalmente riconosciuti dal Regno d'Italia, nonchè dall'attuale Repubblica Italiana, quest'ultima ai sensi del secondo comma della quattordicesima disposizione transitoria e finale della costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del cognome sulla carta di identità).
Titoli:
nobile, conte
Dimora:
Napoli, Roma, Catanzaro, Sicilia.
Nob.
mf. D.P. di ricon. 17.03.1927 ramo della famiglia SALAZAR
Ymuniatones.
L’Aldimari
nel suo tomo “Famiglie Nobili”– Napoli 1691
- la fa risalire tra le quattro famiglie della Castiglia Vecchia in
Spagna in località “de Salazar”, ed il primo che
si ritrova col nome Salazar è LOPE GARZIA “rico
hombre grande”suddito del re Bermudo II; nel 1156 il conte
PEDRO GARZIA, un LOPE GARZIA vivente nel 1255 fu cavaliere di re
Alfonso il Savio, e guadagnò ad un cavaliere moro in battaglia
le 13 stelle dell’arma. I primi a venire in Italia furono
cavalieri al seguito dei re d’Aragona e poi nei vari rami fino
alla venuta di Carlo III di Borbone. Il Candida nel suo tomo “Memorie
delle Famiglie Nobili”- Napoli 1879 - segnala il barone
GIOVANNI che servì nella guerra d’Otranto nel 1481
(Cedole di Tesoreria del Regio Archivio di Stato di Napoli, vol.
96, fol. 110) ottenendo nel 1505 feudi in Terranova e Catanzaro;
GIOVANNI castellano di Terranova, FERNANDO capitano delle guardie del
re dal 1442 al 1444; il cardinale PIETRO vescovo di Salamatia,
arcivescovo di Cordova, creato cardinale dal pontefice Innocenzo XI
in data 2 settembre 1686. Il casati si divise in vari rami di:
Napoli, Milano e Cagliari. Il ramo di Napoli originario di Cordova
(Archivio di Stato di Napoli, Consultarum vol. 68, fol. 22, del 15
aprile 1581) con don ALFONSO de Salazar, giudice della Vicaria
nel 1568, nel 1568 presidente della Regia camera, nel 1574 reggente
della Cancelleria; ANDREA segretari del Regno nel 1600. Possedettero
dal 1589 la terra di Vaglio in Basilicata, col titolo di conte
(Archivio di Stato di Napoli: Titulorum, vol II, foò
156-159, del 30 settembre 1623). Il casato inserito nel Sovrano
Militare Ordine di Malta; il cavaliere GARCIA fu estensore di una
nuova regola dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme dopo che
l’Ordine lasciò l’isola di Rodi. Il ramo calabrese
è rappresentato dai discendenti del generale MICHELE investito
del titolo di conte con R.D. motu proprio del 4 giugno 1925 e dalle
RR.LL.PP. del 26 novembre dello stesso anno. Il ramo siciliano
proviene dalla città di Toledo (Archivio di Stato di
Palermo, Reg. n. 35, Regia Cancelleria fol. 225, anno 1618) al
quale appartenne ANDREA maestro di campo, castellano di
Castellammare, pretore e senatore di Palermo morto nel 1609 e
seppellito nella chiesa della Soledad in Palermo. Il ramo di Milano
con DIEGO GRAUS zio di DIEGO conte di Romanengo, gran cancelliere
dello Stato di Milano nel 1600: Il ramo di Calabria ricevuto nel
S.M.O. di Malta nel 1789. Vari personaggi del ramo di Napoli:
GIOVANNI (1852-1920) presidente della Corte d’Appello,
figli:GIUSEPPE (1894), ANTONINO (1896), LORENZO (1900), fratelli:
LUIGI (1863 – 1928) colonnello dell’Esercito Italiano,
EDOARDO ammiraglio di squadra, Balì, gran croce di giustizia,
gran priore del S.M.O. di Malta per Napoli e Sicilia, gran croce
dell’Ordine della Corona d’Italia, grand’ufficiale
dell’Ordine SS. Maurizio e Lazzaro, due medaglia al valor
militare; altro GIOVANNI (1859-1923) generale di corpo d’armata,
commendatore dell’Ordine
Militare di Savoia, quattro medaglie d’argento al valor
militare.
SECONDO
RAMO DEI NOBILI DE SALAZAR
Nob.
Giuseppe de Salazar n. a Catanzaro il 26.04.1863, f. del Nob. Pietro
(n. a Catanzaro il 14.01.1828 dec. Il 16.06.1886), f.
di Filippo, n. a Catanzaro il 3.06.1880 dec. Il 22.06.1878 e di Donna
Maria Enrichetta Morbili dei Duchi di S. Angelo a Frosolone, n. a
Eboli il 28.02.1819, f. di Don Matteo, dirett. Della contribuz.
Dirette di Catanzaro de della Nob. Maria Giusepa Castelli) e di
Teresa Francheschina dei Marchesi de Riso.
FRATELLI
A)-
Nob. Roberto n. a Catanzaro il 20.01.1865
B)-Nob.
Ernesto n. a Catanzaro il 29.08.1870 sp. Il 7.04.1904 Maria de Majo.
C)-Nob.
Ottavio Giovanni Cesare, n. a Catanzaro il 7.11.1872 ivi dec. Il
4.09.1928, sp. A S. Maria Maddalena il 4 02.1914 Carolina Tiriolo, f.
di Rosario e di Rosaria Caruso , da cui:
I)-
Nob. Vittorio, dott. in
Giuris. n. a Catanzaro il 26.02.1915, ivi dec. 11.07.1989, sp. A
Catanzaro il 5.05.1943 la Nob. Clara Spedalieri, n. il 9.09.1919, da
cui:
1)-Nob.
Carla, n. a Catanzaro il 1.11.1944.
2)-Nob.
Cocetta, n. a Catanzaro il 15.11.1946.
3)-Nob.
Giovanna, gemella della precedente.
II)-Nob.
Trieste Iolanda Romana, n. a Simeri Crichi (Catanzaro) il 26.02.1916,
dec. a Catanzaro il 7.03.1978, sp. A Pompei (Napoli) il
barone Giuseppe Gallelli di Badolato, n. a Badolato il 7.12.1905 ivi
dec. Il 17.11.180, figlio del Barone Pasquale , latifondista e
sindaco di Badolato (n. a Badolato il 17.01.1866 ivi dec. Il
10.09.1946), e dui Lucia dei marchesi Alemanni (dec. il
12 12.1915).
D)-Nob.
Alfredo, n. a Catanzaro il 7.03.1876.
Il
casto è iscritto nel Libro d’Oro della Nobiltà
Italiane nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano anno 1922.
ARMA:
di
rosso a tredici stelle d'oro, poste 3,3,3,3,1.
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